Domenica 28 Aprile ore 10,30 la Famiglia Cooperativa di Lavarone si ritrova in assemblea presso il Centro Congressi a Gionghi - Lavarone.
L'assemblea annuale è il momento principale della vita di una cooperativa, è quindi molto importante la partecipazione di ogni socio.
Anche per quest'anno è previsto il tradizionale pranzo sociale presso l'Hotel Monteverde a Gionghi. Per organizzarlo al meglio è importante confermare la propria partecipazione.
- leggi il bilancio e rinnovo cariche sociali
Domenica 21 maggio 2023 ad ore 10,00 la Famiglia Cooperativa di Lavarone si ritrova in assemblea presso il Centro Congressi a Gionghi - Lavarone.
L'assemblea annuale è il momento principale della vita di una cooperativa, è quindi molto importante la partecipazione di ogni socio.
Quest'anno -finalmente- torna il tradizionale pranzo sociale presso l'Hotel Cimone a Bertoldi.
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- Convocazione Assemblea 2023
Sono passati 7 anni da quando abbiamo aperto la nuova sede di via Dante, 2. Il buon andamento della cooperativa in questi anni ci ha permesso di far fronte con le nostre forze –grazie anche all’aiuto dei soci – alla situazione finanziaria. A fine anno gli unici nostri “debiti” saranno nei confronti dei soci e anche questi in poco tempo, se ritenuto opportuno, potranno essere restituiti.
Quando si era partiti si pensava di riuscire a piazzare la vecchia sede e di farci un bel gruzzoletto per far fronte agli ingenti investimenti. Per vari motivi ciò non è avvenuto. Ora però non possiamo lasciare fermo un edificio così importante, costruito nel tempo da chi ci ha preceduto con non pochi sacrifici. Quello che si vorrebbe fare è di restituire alla comunità un bene che è della comunità. Per fare questo ci siamo seduti attorno ad un tavolo assieme al comune di Lavarone e una società con cui collabora, ELEA per costruire assieme un progetto di recupero sociale della vecchia sede. E’ stato coinvolto anche il Politecnico di Torino che ci ha aiutato a mettere a fuoco la nostra idea attraverso una propria società -HOMERS- che si occupa di sviluppo sociale. Si vorrebbe “fare comunità con l’abitare collaborativo e la sostenibilità energetica”.
Vuole essere un intervento locale che però interpreta trend globali come lo sviluppo dell’economia condivisa, una crescente coscienza ambientale, la voglia di lentezza, il ritorno del vivere in montagna. Il progetto non è una semplice ristrutturazione, non vogliamo fare degli appartamenti slegati tra loro, ma cercare di creare comunità, una specie di condominio solidale che preveda al suo interno spazi dedicati alla vita sociale.
Si porrà un’attenzione particolare alla vivibilità e al risparmio energetico. La Famiglia Cooperativa è impegnata assieme al comune per far nascere anche a Lavarone una comunità energetica col fine di essere produttori di energia pulita da consumare in loco a beneficio dei soci e della comunità.
Una buona parte del piano terra rimane alla Famiglia Cooperativa che intende realizzare degli spazi dedicati al coworking (creazione di diverse postazioni di lavoro) e magari a qualche negozietto che possa contribuire a far rinascere la storica via del commercio lavaronese: via Marconi.
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Per saperne di più sul progetto e scoprire tutte le iniziative vai su www.incooperazione.it/carta
Progetto CIAD. Ma cosa c’entra il Ciad con la nostra Famiglia Cooperativa? Ci è giunta la richiesta da parte di un gruppo di promotori di partecipare come cooperative della Valsugana, a fianco della Cassa Rurale, per la realizzazione del progetto “Noi per il Ciad” nato dall’iniziativa di don Guido Piva (conosciuto da diversi di noi in quanto alcuni anni fa era stato parroco a Luserna). Don Guido Piva, originario di Santa Caterina, una frazione di Pergine Valsugana, è stato per 10 anni missionario in Ciad, stato dell’Africa
Centrale con uno dei più bassi indici di sviluppo al mondo, l’aspettativa di vita è di 52 anni e ha un’altissima mortalità infantile.
Infaticabile testimone alla ricerca di risorse nel cammino evangelico concretamente mirato a portare sollievo e speranza in quel Paese devastato, don Guido ha bussato a tante porte, anche a quelle della Cooperazione. La Cooperazione ha risposto perché è una comunità generosa e coesa, abituata a ragionare su basi solide e sostenibili. Ne è nato un progetto che si fonda su due capisaldi: sanitario e agricolo e di conseguenza alimentare.
Un progetto che vuole aiutare le persone a investire e credere nelle opportunità del loro territorio con una politica agricola sostenibile, accorta e mirata. Un progetto che punta a fornire strumenti e competenze sanitarie per salvare le vite di giovani mamme e dei loro bambini.
Nel ribadire l’importanza di questo progetto, ma allo stesso tempo la necessità di tener sempre ferma la direzione del nostro operare (la nostra mission è il commercio, vendere nelle migliori condizioni possibili la merce ai nostri soci), il nostro Consiglio di Amministrazione ha deciso di aderire alla pari delle altre 4 Famiglie Cooperative dell’Alta Valsugana e di chiedere a tutti i soci un aiuto. La partecipazione di molti soci permetterebbe un risultato migliore e giustificherebbe l’intervento della Famiglia Cooperativa. Cosa può
fare il singolo socio? Mettere in una busta un’offerta in denaro o un buono sconto non usufruito e consegnarlo alla cassa. Tante piccole gocce diventano un mare e poi un oceano e solo così si riuscirà a cambiare la storia. Sarà cura della Famiglia Cooperativa far giungere a destinazione quanto raccolto. Il progetto dura 5 anni ed è descritto nei dettagli che sono a disposizione per chiarimenti.
Noi ci impegniamo fin d’ora a tenervi aggiornati sugli sviluppi e sui risultati sia della raccolta che del progetto stesso.
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