LAVARONE 5 Luglio 2014
Il discorso del presidente all'inaugurazione
Oggi sono proprio orgoglioso di quanto siamo riusciti a fare e sono convinto che anche tutti voi soci dobbiate essere orgogliosi: finalmente ciò che per tanti anni è stato desiderio, sogno, progetto è diventato realtà.
Da quando abbiamo iniziato il progetto la domanda che più spesso mi veniva rivolta era: ma ce la fate ad aprire per l’estate?
Tanti hanno dubitato (e qualche volta anca mi), i problemi incontrati nella fase di scavo, l’inverno un po’ strano, la pioggia prima, le nevicate poi e le corse delle ultime settimane non contribuivano a fugare i dubbi. Ma eccoci qua a festeggiare il risultato. Un ottimo risultato, della cooperativa e del paese tutto. Fin dall’inizio il progetto è partito dalla fattiva collaborazione tra Parrocchia, Comune e Famiglia Cooperativa: tre realtà che racchiudono nella loro essenza il valore del bene comune e dentro le quali molti di noi trovano le loro radici e si riconoscono non solo come singoli ma come comunità.
Al di là delle varie permute e cambiamenti di proprietà di terreni e fabbricati tutto rimane nel patrimonio del paese di Lavarone, tutto è e rimane nelle nostre mani, a disposizione nostra e dei nostri figli.
Il cinema-teatro “don Bosco”, costruito negli anni del dopoguerra a “piovego” dai nostri “veci” come luogo di incontro, di cultura e di svago, si è trasformato nella nuova Famiglia Cooperativa: moderno mercato, anch’esso luogo di incontro e di scambio di merci e di idee.
È con questa ottica che abbiamo studiato la disposizione interna del negozio: entrando si ha l’impressione di uno luogo aperto. La vista spazia dalla frutta e verdura ai latticini, dalla gastronomia alla macelleria per arrivare alla zona riservata ai vini senza incontrare ostacoli; permettendo così di incrociare anche altri sguardi creando un ambiente che somiglia ad un mercato più che ad un supermercato.
In tutto ciò, non per convenienza ma davvero in sincerità, è doveroso e necessario ringraziare molti. Lo faccio da parte mia ma anche da parte del Consiglio di Amministrazione e della direzione.
Un grazie sincero a quanti tra i soci ci hanno sostenuto e incoraggiato con parole e fatti… i famosi prestiti da soci sono arrivati a superare gli 800.000 euro (quasi 400mila negli ultimi due anni) … nuove adesioni sono ben accette.
Grazie a quanti hanno condiviso con noi il progetto e collaborato nella sua realizzazione.
Grazie ai politici locali: i sindaci Aldo Marzari e Mauro Lanzini e l’ass. Olivi. Con Aldo e il segretario Roberto è nata l’idea individuando quest’area. Mauro ha condiviso con noi le varie fasi, attivandosi in diverse occasioni a risolvere gli intoppi “burocratici” che di volta in volta si presentavano. L’ufficio dell’ass.Olivi si è attivato per rivedere legge sul commercio, modificando regole parcheggi e per la concessione del contributo sulla legge 6/99 (incentivi alle imprese per favorire investimenti).
Grazie al progettista e direttore lavori: Stefano Giongo. Senza dubbio ha sapientemente utilizzato materiali e forme diverse creando una struttura funzionale e per niente pesante nonostante la grandezza. Nella prima fase di progettazione gli avevo espresso tre desideri: (1) l’edificio doveva inserirsi armoniosamente nel nostro ambiente montano, (2) bisognava avere un occhio di attenzione al rispetto della natura e al risparmio energetico, (3) era giusto e doveroso ricordare l’edificio di cui prendeva il posto: il cinema teatro don Bosco. Sono stato esaudito: i materiali utilizzati, soprattutto quelli visibili –legno e sassi- ben si inseriscono nell’ambiente montano; il recupero del calore prodotto dai motori dell’impianto di raffreddamento, il riscaldamento a pavimento, l’illuminazione a led ed i pannelli solari rispettano la natura e risparmiano energia; la Sala don Bosco è il nome scelto per la sala consigliare, ricorderà ai posteri il cinema che sorgeva su quest’area e il senso del lavorare assieme, dell’unire le forze e le idee;
Grazie allo staff tecnico del Sait e della Federazione – il progetto fin dalla prima stesura è stato condiviso e seguito con attenzione. Un grazie particolare a Enrico Weber per la pazienza con cui ci è stato vicino.
Grazie alla ditta appaltatrice; BTD Primiero con tutti gli operai che si sono alternati nel cantiere, in particolare il responsabile cantiere e il geometra che con abnegazione e impegno hanno seguito per tutto il tempo i lavori… dallo scavo al risultato odierno… Il rapporto di collaborazione e condivisione del progetto finale ci ha sempre accompagnato senza mai perdere serenità nell’affrontare assieme i diversi ostacoli che non sono mancati.
Senza dubbio è stato un bel lavoro di squadra, tutti hanno fatto la loro parte e vi assicuro che, specie nelle ultime settimane, coordinare le varie ditte e i lavori da fare non è stato semplice e per niente scontato.
Di nuovo grazie a tutti… anche e soprattutto a chi ho dimenticato …
Ricordiamoci però che, per quanto bella sia la nuova sede è solo l’edificio: i giovani muri. La nostra Famiglia Cooperativa invece, fatta di persone e valori, compirà nel 2015 la bellezza di 110 anni ed è questo il punto di forza dal quale ripartire giorno dopo giorno.
Concludo con l’augurio che con le nostre mani, con i nostri risparmi, con i nostri acquisti continuiamo a costruire qualcosa di utile e significativo per oggi e per domani, al servizio di tutti e di ognuno. L’idea da perseguire è lo spirito cooperativo, è la convinzione che assieme si può, che il bene comune è la spinta che ci fa essere qui oggi e ci proietta verso il futuro.